ETNIE SCONOSCIUTE

SUD SUDAN | ETNIE SCONOSCIUTE

A partire da 4600 €

DURATA
PARTECIPANTI
13 Giorni (11 Notti) Minimo: 8 / Massimo: 12
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
04 Febbraio 2024 Garantita
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
4600 €
Una vera e propria spedizione antropologica in una delle aree più remote e selvagge dell’Africa. Nel sud-est del Sud Sudan, la più giovane nazione al mondo, vivono alcuni gruppi etnici che, a causa del lungo isolamento dovuto alla guerra civile, conservano quasi intatti i loro usi e costumi. Dalla capitale Juba si procede via terra verso est per raggiungere la zona collinare delle Boya Hills, nella regione dell’Eastern Equatoria. Qui, in piccoli insediamenti, vive il gruppo etnico dei Larim, che pratica sofisticate scarificazioni corporee. Quindi si prosegue

Perché Noi

  • Nel 2013 abbiamo organizzato la prima spedizione nella remota area geografica dell'Eastern Equatoria
  • Un itinerario molto intenso, vario e ben calibrato che consente di avvicinare ben 6 diversi gruppi etnici (Larim, Toposa, Jiye, Didinga, Lotuko, Mundari)
  • Utilizzo di ottimi fuoristrada con 3 passeggeri per auto
  • 6 pernottamenti in campo mobile nei pressi dei villaggi delle etnie più interessanti
  • Presenza del nostro Accompagnatore/Capo-Spedizione 

I nostri Esperti

Day by Day

Giorno 1

Partenza dall'Italia

Partenza nel tardo pomeriggio da Milano Malpensa, con voli di linea Turkish Airlines, via Istanbul, per Juba. Pernottamento a bordo.Pasti: cena a bordo.

Giorno 2

Arrivo a Juba (Lo Stato più giovane del mondo e la sua capitale, porto fluviale sulle rive del Nilo Bianco)

Arrivo al mattino all’aeroporto di Juba, la capitale del Sud Sudan, lo Stato più giovane del mondo. Disbrigo delle formalità d’ingresso con ottenimento del visto all’arrivo. Accoglienza da parte dello staff locale e trasferimento all’hotel. Nel pomeriggio visita dei principali siti d’interesse della capitale, in attesa del rilascio dei permessi di viaggio. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione a bordo, pranzo libero, cena in ristorante locale. Indipendente dal 9 Luglio 2011, lo Stato del Sud Sudan aveva costituito fino a quella data una parte, la più meridionale,
Giorno 3

Juba - Torit - Boya Hills (verso l'equatoria)

Dopo la prima colazione partenza in 4x4 verso sud-est, lungo la strada principale, per Torit, la capitale dell’Equatoria Orientale. Si prosegue verso nord-est per la zona collinare delle Boya Hills dove, in piccoli insediamenti, vive il gruppo etnico dei Larim, anche noti come Boya, un popolo di origini nilotiche. I Larim sono parenti stretti dei Didinga, dei Murle e dei Tenet. Ritengono di essere arrivati dall’Etiopia nel XVIII secolo come parte di un gruppo che si separò a causa di una disputa su una zuppa di gazzella. La loro vita sociale e culturale è incentrata sul bestiame come
Giorno 4

Boya Hills - Kapoeta (l'incontro con l'etnia Larim)

Dopo la prima colazione visita della comunità dei Larim. Al termine della visita proseguimento verso est per Kapoeta, la base ideale per esplorare il territorio circostante dove vivono interessanti gruppi tribali come i Toposa e i Jiye. Pernottamento in semplice hotel.Pasti: pensione completa.  

Giorno 5 - 6

I dintorni di Kapoeta (i villaggi e le comunità dei gruppi etnici Toposa e Jiye)

Due intere giornate dedicate ai dintorni di Kapoeta per incontrare i gruppi etnici dei Toposa e dei Jiye che appartengono al cosiddetto “gruppo Karamojong” (che comprende anche il popolo Karamojong dell’Uganda, il popolo Nyangatom dell’Etiopia sud-occidentale e il popolo Turkana del Kenya), un insieme di società con le quali riconoscono una tradizione di origine comune, parlano dialetti di un’unica lingua, seguono modalità di sostentamento simili e mostrano, prevalentemente, istituzioni sociali simili. Visita di diverse comunità e villaggi in un territorio semiarido e aspro,
Giorno 7

Kapoeta - Chukudum (l'incontro con l'etnia Didinga)

Dopo la prima colazione partenza verso sud per Chukudum per l’incontro con il popolo Didinga che vive sulle Didinga Hills e nelle pianure circostanti, in prossimità della Riserva Naturale Kidepo, al confine con l’Uganda. I Didinga sono pastori per inclinazione e agricoltori per necessità. Vivono raggruppati in clan, in fattorie sparse, in case rotonde con tetti a forma di cono. Condividono una lingua, con i Larim, Tennet, Murle e Mursi dell’Etiopia occidentale, che li distingue da tutti gli altri gruppi del Sudan. Sebbene esista un capo supremo, che è una carica ereditaria, le
Giorno 8

Chukudum - Imehejek (l'incontro con l'etnia Lopit)

Dopo la prima colazione partenza per il villaggio di Imehejek, verso la catena montuosa di Lopit, il quartier generale della contea di Lopa. Camminata pomeridiana in un villaggio dell’etnia Lopit, caratterizzato da strade rocciose e case alte costruite con bambù e foglie di palma. I Lopit appartengono al gruppo dei nilotici orientali e praticano l’agricoltura tradizionale e l’allevamento del bestiame. Il loro matrimonio inizia con il corteggiamento e poi la ragazza fugge con il fidanzato... Il trasferimento del potere alle generazioni più giovani avviene ogni 12 o 22 anni con una
Giorno 9

Imehejek - Chalmini - Juba (l'incontro con l'etnia Lotuko)

Dopo la prima colazione partenza per il villaggio di Chalmini, il regno del popolo Lotuko. I Lotuko (o Otuko) hanno costruito i loro villaggi fortificati sulle pendici delle montagne, in posizione difensiva perché in passato le tribù nemiche usavano rapire i loro bambini per renderli schiavi. Ci sono circa 80.000 persone distribuite tra 16 villaggi tradizionali e la città di Torit. In qualità di agro-pastori, allevano grandi mandrie di bovini, ovini e caprini, integrandoli con la coltivazione di sorgo, arachidi, sesamo e patate dolci. Inoltre praticano la caccia e la pesca. La terra non è
Giorno 10

Juba - dintorni di Terekeka

Dopo la prima colazione partenza verso nord per raggiungere il territorio dell’etnia Mundari nei dintorni di Terekeka. Ci si addentra nelle fertili pianure alluvionali del Nilo Bianco, caratterizzate da estese savane punteggiate da grandi colline isolate e basse terre ricche di acqua, che consentono l’allevamento del bestiame. Dopo aver contattato le autorità locali si raggiunge un accampamento di pastori nomadi Mundari che a causa del loro isolamento e dei tanti anni di guerra civile hanno mantenuto pressochè intatto il loro stile di vita tradizionale. I Mundari si distinguono, tra le
Giorno 11

Dintorni di Terekeka: l'accampamento dei pastori Mundari (il popolo che vive e muore per il bestiame)

Un’intera giornata dedicata all’osservazione dei peculiari aspetti dello stile di vita dell’etnia Mundari. I loro insediamenti sono interessanti anche per l’architettura vernacolare, con capanne, totem e granai ben costruiti. I Mundari hanno mantenuto viva la religione animista a differenza dei vicini Dinka che si sono convertiti al cristianesimo. Praticano la scarificazione rituale come rito di passaggio all’età adulta. Il tipico modello di cicatrice Mundari è costituito da due serie di tre o quattro linee parallele, ciascuna su entrambi i lati della fronte, che scendono in
Giorno 12

Dintorni di Terekeka - Juba

Dopo la prima colazione si trascorrono gli ultimi momenti con i Mundari. Partenza per Juba. Arrivo a Juba e sistemazione in hotel. Pernottamento in hotel.Pasti: pensione completa.  

Giorno 13

Partenza e arrivo in Italia

Presto al mattino trasferimento all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea Turkish Airlines, via Istanbul, per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa in serata.Pasti: colazione in hotel o con breakfast-box, pranzo a bordo.  Sistemazioni previste:Juba: Hotel Royal Palace (3 notti)Kapoeta: Kuleu Hotel (2 notti)