Giorno 1
Italia - Nouakchott
Partenza dall’Italia con volo di linea per Nouakchott via Casablanca. Arrivo in tarda serata nella capitale maura. Accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel. Pernottamento.
Giorno 2
Nouakchott - Banc d'Arguin
Dopo la prima colazione partenza verso nord percorrendo con i nostri fuoristrada il bagnasciuga della costa atlantica attraversando piccoli villaggi di pescatori Imraguen. I Mauri, essendo allevatori nomadi, non praticavano la pesca e questo ha reso possibile agli Imraguen ritagliarsi un loro spazio e basare la loro sussistenza sulle tradizionali tecniche di pesca. Le dune del Sahara giungono fino all'Atlantico, dando vita ad un contrasto spettacolare tra la sabbia bianca e gialla e il mare blu. Il modo migliore per raggiungere il Banc è sicuramente quello di percorrerne la battigia, con le
Dopo la prima colazione partenza verso nord percorrendo con i nostri fuoristrada il bagnasciuga della costa atlantica attraversando piccoli villaggi di pescatori Imraguen. I Mauri, essendo allevatori nomadi, non praticavano la pesca e questo ha reso possibile agli Imraguen ritagliarsi un loro spazio e basare la loro sussistenza sulle tradizionali tecniche di pesca. Le dune del Sahara giungono fino all'Atlantico, dando vita ad un contrasto spettacolare tra la sabbia bianca e gialla e il mare blu. Il modo migliore per raggiungere il Banc è sicuramente quello di percorrerne la battigia, con le onde dell'oceano che lambiscono le ruote dei fuoristrada, ma solo durante la bassa marea, se c'è l'alta marea non resta che aspettare! Il Banc d'Arguin è habitat ideale di uccelli marini dell'emisfero australe e boreale, come gabbiani, cormorani, pellicani e fenicotteri. Questi si radunano proprio qui, sulla costa atlantica, per svernare e perché è uno dei tratti più pescosi dell'Atlantico. Campo. Pensione completa.
Giorno 3 - 4
Dalla costa alle dune di Amessaga e al monolite di Ben Amera
Ci dirigiamo verso Shami, proseguiamo per le dune di Amessaga. Incontriamo la lunga ferrovia, circa 650 chilometri, che partendo dalla città mineraria di Zouerat arriva fino a Nouadibou, sulla costa Atlantica. Il treno, che trasporta minerali di ferro, può arrivare a comporsi di molti vagoni e può superare i 2 chilometri di lunghezza. Piccoli villaggi, nati per provvedere alle esigenze di manutenzione e sussistenza, fungono da punti di sosta sulla via ferrata. Si giunge a Ben Amera, un monolite di 400 metri di altezza, secondo al mondo dopo quello di Ayers Rock in Australia. La
Ci dirigiamo verso Shami, proseguiamo per le dune di Amessaga. Incontriamo la lunga ferrovia, circa 650 chilometri, che partendo dalla città mineraria di Zouerat arriva fino a Nouadibou, sulla costa Atlantica. Il treno, che trasporta minerali di ferro, può arrivare a comporsi di molti vagoni e può superare i 2 chilometri di lunghezza. Piccoli villaggi, nati per provvedere alle esigenze di manutenzione e sussistenza, fungono da punti di sosta sulla via ferrata. Si giunge a Ben Amera, un monolite di 400 metri di altezza, secondo al mondo dopo quello di Ayers Rock in Australia. La leggenda legata a questa roccia narra di un adulterio: tornato da un viaggio, Ben Amera si accorge del tradimento della moglie Aisha. Senza sentir ragioni la donna viene ripudiata insieme ai figli e alla serva. Poco più avanti ecco la rappresentazione di questa storia: la forma in pietra di Aisha e più in basso i resti pietrificati dei suoi bambini. Alla fine degli anni 90’, per festeggiare l'arrivo del terzo millennio, il governo della Mauritania chiese a degli artisti provenienti da tutto il mondo di scolpire queste rocce per promuovere la pace nel mondo: ne risulta uno straordinario luogo d'arte contemporanea, insolita collaborazione tra uomo e natura. Campi. Pensione completa.
Giorno 5 - 6
Ben Amera - Atar - Guelbe El Richat - Ouadane e Chinguetti
Da Ben Amera ci dirigiamo in direzione di Atar, capoluogo della regione montana dell’Adrar sulla strada carovaniera verso il Marocco dove facciamo rifornimento. Ci sarà il tempo per visitare l'interessante mercato artigianale. La traversata prosegue prima su terreno roccioso poi su sabbia. Visita ad un sito d'arte rupestre ed ad una staordinaria capanna-museo dove vengono custoditi preziosi reperti preistorici quali macine, pestelli, punte di freccia, gelosamente custoditi dal capovillaggio che ha collaborato col grande naturalista ed esploratore francese Theodore Monod. Attraversiamo
Da Ben Amera ci dirigiamo in direzione di Atar, capoluogo della regione montana dell’Adrar sulla strada carovaniera verso il Marocco dove facciamo rifornimento. Ci sarà il tempo per visitare l'interessante mercato artigianale. La traversata prosegue prima su terreno roccioso poi su sabbia. Visita ad un sito d'arte rupestre ed ad una staordinaria capanna-museo dove vengono custoditi preziosi reperti preistorici quali macine, pestelli, punte di freccia, gelosamente custoditi dal capovillaggio che ha collaborato col grande naturalista ed esploratore francese Theodore Monod. Attraversiamo Guelb-er-Richat, chiamato anche Occhio del Sahara, una formazione circolare somigliante ad una grande ammonite con un diametro di circa 40 chilometri. Inizialmente fu interpretata come il cratere di un meteorite, a causa della sua forma circolare, ma oggi si pensa che sia un rialzo simmetrico, messo a nudo dall'erosione.Ouadane, la città fantasma patrimonio dell'Unesco, è una distesa di rovine, ma che rovine! Pietre dai riflessi rosati e fiammeggianti coprono la collinetta per 2 chilometri in lunghezza e 150 metri in altezza. Ai suoi piedi, le palme formano un basamento su cui gli edifici erosi sembrano galleggiare. Raggiungiamo infine la settima città santa dell’Islam, costruita nel XII secolo, patrimonio dell’umanità, la mitica Chinguetti. Importante luogo di culto e di cultura islamici dove si raccolsero famosi esegeti, grammatici, linguisti. Antica capitale dei Mauri, nel suo periodo di massimo splendore arrivò a contare fino a 20.000 abitanti. Insieme a Marrakech e Timbuctu, era il punto di arrivo e di partenza delle leggendarie carovane del sale. Sicuramente un luogo avvolto da un’aurea mistica, fondata forse verso il x° secolo, la cittadina presenta oggi due agglomerati separati dal letto dell’oued omonimo. La moschea del '400 è l'unico palazzo ancora agibile nella città vecchia, detta Le Ksar, dominata dalla massa imponente del minareto, senza dubbio uno dei monumenti più antichi della Mauritania. Suggestivi gli orti, il palmeto, il vecchio fortino, le viuzze tra le case invase e sommerse dalla sabbia. Visita della città e di almeno un paio delle quattro biblioteche. Solo a Chinguetti sono conservati circa 3000 volumi, quasi quanto il numero dei suoi abitanti! Molti di questi volumi hanno un valore inestimabile (di fatto la loro vendita è proibita sia dalla legge tradizionale sia dal codice penale), ma il loro vero valore è la testimonianza di un'identità culturale tanto profonda che neppure le difficoltà del sopravvivere quotidiano fanno scordare. Le difficili condizioni di vita, la povertà, la scarsità d’acqua, la sabbia che avanza invadendo i palmeti e le grandi acacie dalle radici scoperte sono oggi i tratti ambientali caratteristici dell'altipiano di Chinguetti. Pensione completa
Giorno 7 - 9
Chinguetti - Agrour- Mheirith - Terjit - Vallée Blanche- Tifoujar- Azweiga
Partenza per il sito d'arte rupestre di Agrour dove sono rappresentati giraffe, elefanti, leoni e figure umane. Raggiungiamo le oasi di Mheirith e di Terjit, che interrompono la grande distesa del deserto, con i loro ombrosi palmeti e le fresche acque che scorrono tra le felci.Dal passo d’Amogjiar godiamo di uno dei paesaggi più eclatanti del viaggio, e in lontananza sorge il suggestivo Fort Saganne, costruito negli anni ottanta per le riprese dell'omonimo film con Gerard Depardieu. Sontuosa ci appare la Vallée Blanche, che si presenta come una lunga catena di montagne delle quali oramai
Partenza per il sito d'arte rupestre di Agrour dove sono rappresentati giraffe, elefanti, leoni e figure umane. Raggiungiamo le oasi di Mheirith e di Terjit, che interrompono la grande distesa del deserto, con i loro ombrosi palmeti e le fresche acque che scorrono tra le felci.Dal passo d’Amogjiar godiamo di uno dei paesaggi più eclatanti del viaggio, e in lontananza sorge il suggestivo Fort Saganne, costruito negli anni ottanta per le riprese dell'omonimo film con Gerard Depardieu. Sontuosa ci appare la Vallée Blanche, che si presenta come una lunga catena di montagne delle quali oramai spuntano solo le cime. Le dune inondano tutta la valle, poggiandosi sui fianchi di questi rilievi, e ai margini di questo mare di sabbia la vegetazione superstite dimostra l’esistenza, non distante nel tempo, di una vastissima e rigogliosa oasi. Bella, bellissima l'area della grande duna di Azwega, ci arriveremo con tutto il tempo necessario per passeggiare, godere l'aria ed i silenzi del deserto: Poesia pura!Pensione completa e campi.
Giorno 10
Ritorno a Nouakchott
Raggiungiamo Nouakchott. Posata la prima pietra il 5 marzo 1958, la città ha cominciato ad essere edificata a partire dal 1960 e non presenta un grande interesse architettonico. Straordinario ed unico al porto lo spettacolo, dell'arrivo dei pescatori: gli uomini che pagaiano come forsennati per vincere il risucchio delle correnti e rientrare, la folla che si accalca attorno alle piroghe, i quintali e quintali di pesce fresco e guizzante, il mercato animatissimo e colorato che subito viene improvvisato. Tempo a disposizione per visitare alcuni negozi di artigianato. Cena e pernottamento in
Raggiungiamo Nouakchott. Posata la prima pietra il 5 marzo 1958, la città ha cominciato ad essere edificata a partire dal 1960 e non presenta un grande interesse architettonico. Straordinario ed unico al porto lo spettacolo, dell'arrivo dei pescatori: gli uomini che pagaiano come forsennati per vincere il risucchio delle correnti e rientrare, la folla che si accalca attorno alle piroghe, i quintali e quintali di pesce fresco e guizzante, il mercato animatissimo e colorato che subito viene improvvisato. Tempo a disposizione per visitare alcuni negozi di artigianato. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 11
Rientro in Italia
Molto presto trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro, via Casablanca. Arrivo in Italia nel pomeriggio. Viaggio in regioni poco battute, occorre preventivare eventuali disguidi e ritardi.Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo