Giorno 1
Italia - Windhoek
Partenza nel tardo pomeriggio dall’Italia per Windhoek, con scalo. Notte a bordo.Pasti: a bordo.
Giorno 2
Windhoek
Arrivo a Windhoek.Arrivo a Windhoek in mattinata, accoglienza da parte di un assistente e trasferimento all’Hotel Avani (NB: in caso di voli con arrivo al mattino presto, facciamo presente che le camere sono a disposizione dalle ore 14.00, salvo supplemento per early check-in non incluso). Pomeriggio a disposizione. Windhoek è la capitale della Namibia ed i suoi abitanti sono principalmente di lingua tedesca. Costruzioni moderne affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Indipendent Avenue, si incontrano donne Herero con i
Arrivo a Windhoek.Arrivo a Windhoek in mattinata, accoglienza da parte di un assistente e trasferimento all’Hotel Avani (NB: in caso di voli con arrivo al mattino presto, facciamo presente che le camere sono a disposizione dalle ore 14.00, salvo supplemento per early check-in non incluso). Pomeriggio a disposizione. Windhoek è la capitale della Namibia ed i suoi abitanti sono principalmente di lingua tedesca. Costruzioni moderne affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Indipendent Avenue, si incontrano donne Herero con i caratteristici costumi e si possono vedere curiosi edifici di stile tedesco, risalenti all'inizio del secolo e modernissimi shopping center. L’hotel sorge in una posizione molto comoda per raggiungere a piedi la Christus Kirche e il Krafta Market oltre ad altri comodi negozietti. Pernottamento.Pasti: liberi. Nota: il trasferimento dall’aeroporto all’hotel in città è collettivo e determinato in base all’arrivo dei voli di tutto il gruppo. In caso di altre necessità, è possibile organizzare un trasferimento privato, non incluso nella quota, da concordare all’atto della prenotazione del viaggio.
Giorno 3
Windhoek - Kalahari
Verso il deserto del sud, il Kalahari.Dopo la prima colazione, si parte verso sud per raggiungere l’Intu Africa Kalahari Game Riserve, situata in una zona arida ai margini del deserto del Kalahari. Arrivo al lodge e pomeriggio dedicato alla prima attività prevista dal lodge. Si effettuerà un percorso con i fuoristrada della riserva, condotta da un’esperta guida del territorio (di lingua inglese) per ammirare i paesaggi e la fauna di questa parte di deserto. Pernottamento in lodge. Pasti: prima colazione, pranzo e cena al lodge.
Giorno 4
Kalahari - deserto del Namib
I boscimani e il Namib Desert. Al mattino presto escursione con i boscimani che vivono in questa riserva. Dopo la prima colazione, partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Raggiunta la pianura costiera desertica si arriva al margine del deserto del Namib. Sistemazione al Sossusvlei Lodge o similare. Tempo a disposizione per rilassarsi ammirando le
I boscimani e il Namib Desert. Al mattino presto escursione con i boscimani che vivono in questa riserva. Dopo la prima colazione, partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Raggiunta la pianura costiera desertica si arriva al margine del deserto del Namib. Sistemazione al Sossusvlei Lodge o similare. Tempo a disposizione per rilassarsi ammirando le magiche luci del tramonto sulle vaste e selvagge pianure del deserto. Pernottamento.Pasti: prima colazione, pranzo in ristorante locale e cena al lodge.
Giorno 5
deserto del Namib - Sesriem - Sossusvlei
Le dune rosse del Namib Desert. La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago morto. Rientro al lodge e nel pomeriggio si effettua una bella
Le dune rosse del Namib Desert. La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago morto. Rientro al lodge e nel pomeriggio si effettua una bella escursione al Sesriem canyon, una profonda e stretta spaccatura scavata nei millenni dal fiume Tschaub nella pianura desertica dove si effettuerà una facile e piacevole camminata. Pernottamento.Pasti: prima colazione, pranzo incluso e cena al lodge. Le dune del Namib Park Il mare di sabbia del Namib si estende da nord a sud per più di 400 chilometri, tra i letti di due fiumi ormai secchi, il Koichab ed il Kuiseb. Questo erg immenso ricopre una superficie di 34.000 kmq. ed è costituito, per lo più, di cordoni di dune parallele. Proprio fra queste enormi dune si trovano i resti di antichi laghi ormai prosciugati: Sossusvlei e Deadvlei. Quest’ultimo è un bacino perfettamente piano e liscio, di un bianco abbacinante, circondato da dune rosse con i resti di alberi morti di colore nero. Un ambiente unico e stupefacente che ha fatto da soggetto a innumerevoli libri fotografici. Il Parco fu fondato nel 1907 per volere dell'amministrazione coloniale tedesca. Gli attuali confini del Parco furono fissati però nel 1978. Il vivido colore rosso-arancione delle dune, è dovuto all'ossidazione delle particelle di ferro presenti nella sabbia; poiché l'ossidazione aumenta col passare del tempo, le dune più antiche sono quelle dal colore più intenso. Il deserto del Namib viene considerato il più antico deserto del mondo. Alcuni corsi d'acqua non riescono mai a raggiungere l'oceano; è il caso ad esempio del Tsauchab River, il cui corso viene bloccato dalle dune di Sossusvlei. Le dune sono sicuramente la caratteristica principale del deserto del Namib: dinamiche, mutano per l'azione dei venti che fa loro variare sagoma, colore, altezza e composizione. La loro formazione è il risultato di venti che soffiano con uguale forza da differenti direzioni nel corso dell'anno. La sabbia delle dune tende lentamente a muoversi verso Nord e viene fermata nel suo avanzare solo dai letti dei fiumi più grandi. Per questo le zone a Nord del fiume sono completamente prive di sabbia. Sono le piene, che periodicamente riempiono questi letti asciutti, a trasportare verso l'oceano la sabbia accumulatasi. Qui, le correnti marine la ridepositano lungo la costa e ricomincia il ciclo.
Giorno 6
Namib Desert - Swakopmund
Attraverso il deserto fino alla costa ovest.Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park, passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, che costituisce un'autentica sorpresa.
Attraverso il deserto fino alla costa ovest.Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park, passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, che costituisce un'autentica sorpresa. Pernottamento all’hotel Hansa.Pasti: prima colazione, pranzo a picnic lungo strada, cena libera. Il deserto del NamibIl nome di questo deserto deriva da un vocabolo ottentotto, che significa "luogo senza nessuno". Relativamente stretta, la fascia costiera che costituisce il Namib si estende su 1900 chilometri in lunghezza per circa 80‑140 in ampiezza. Il suo limite orientale è localizzato lungo la scarpata che si innalza verso l'altopiano. L'età di questo deserto è stimata a circa 80 milioni di anni: il più antico deserto del mondo. La corrente di Banguela, che sicuramente esiste da oltre 5 milioni di anni, gioca un ruolo essenziale nel mantenere arida questa zona e nell'impedire le piogge. Il Parco Nazionale è stato creato a protezione del delicato ecosistema ambientale; gli entomologi hanno qui scoperto un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l'umidità della nebbia; l'antilope oryx, che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici; uno scoiattolo che per proteggersi dall'estremo calore utilizza la coda come parasole. Il deserto del Namib nasconde anche molte curiosità geologiche: la valle della Luna, uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop; enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante; la piana delle Welwitscie Mirabilis, pianta endemica di questa regione simile ad un’agave con solo due enormi foglie lunghe svariati metri che può raggiungere anche i 2.000 anni di età. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi.
Giorno 7
escursione a Walvis Bay
Uuccelli, animali marini, dune e mare.Il breve percorso di soli trenta chilometri che collega Swakopmund a Walvis Bay si snoda tra l’oceano ed enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Arrivo a Walvis Bay, piccola cittadina sulla costa dell’Oceano Atlantico. Si trova in un’ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano qui un habitat particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa
Uuccelli, animali marini, dune e mare.Il breve percorso di soli trenta chilometri che collega Swakopmund a Walvis Bay si snoda tra l’oceano ed enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Arrivo a Walvis Bay, piccola cittadina sulla costa dell’Oceano Atlantico. Si trova in un’ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano qui un habitat particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa meridionale per gli uccelli migratori; nel corso di un anno qui possono fare una breve sosta oltre 150.000 uccelli migratori. Escursione in barca nella laguna per avvistare le otarie della colonia di Pelican Point e con un po’ di fortuna i delfini. Da Walvis Bay si partirà poi per l’entusiasmante escursione a Sandwich Harbour, situata a Sud di Walvis Bay che può essere raggiunta solamente, con vetture 4x4 condotte da esperti autisti, con un impegnativo percorso parte lungo la spiaggia e parte scavalcando immense dune a picco sull’Oceano. I paesaggi sono selvaggi e impressionanti, ma a detta dei più, la baia di Sandwich Bay, stretta tra il mare e le dune, è considerata uno dei punti più belli di tutta la Namibia. Rientro a Swakopmund nel tardo pomeriggio. Un po’ di tempo a disposizione e pernottamento in hotel.Pasti: prima colazione, leggero pranzo a bordo della barca e cena libera.
Giorno 8
Swakopmund - Twyfelfontein (Damaraland)
Al mattino si prosegue il viaggio in direzione nord lungo la costa fino ad Henties Bay. Poi ci si addentra nelle “gravel plains”, nella regione del Damaraland (la terra del popolo Damara), area arida e montagnosa caratterizzata da arenarie rossastre. La zona risalirebbe, secondo i geologi, a più di 150 milioni di anni fa. Si passa per la cittadina mineraria di Uis, ormai abbandonata, e si costeggiano i Monti Brandberg (i più alti della Namibia, 2.573 mt) tra le cui vallate selvagge sono stati trovati mirabili esempi di pitture rupestri boscimani tra le quali la famosa “White Lady”.
Al mattino si prosegue il viaggio in direzione nord lungo la costa fino ad Henties Bay. Poi ci si addentra nelle “gravel plains”, nella regione del Damaraland (la terra del popolo Damara), area arida e montagnosa caratterizzata da arenarie rossastre. La zona risalirebbe, secondo i geologi, a più di 150 milioni di anni fa. Si passa per la cittadina mineraria di Uis, ormai abbandonata, e si costeggiano i Monti Brandberg (i più alti della Namibia, 2.573 mt) tra le cui vallate selvagge sono stati trovati mirabili esempi di pitture rupestri boscimani tra le quali la famosa “White Lady”. Si raggiunge la località di Twyfelfontein, “la sorgente insicura”. Twyfelfontein è una delle aree più ricche di incisioni rupestri in Namibia. Un’escursione guidata a piedi ci mostrerà una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., impresse su enormi rocce rosse cadute da una parete montagnosa. Le più antiche risalgano a 8.000 anni fa e gli autori furono i Boscimani. Lo scopo di queste rappresentazioni rupestri è sempre stato magico o rituale‑propiziatorio. Visiteremo inoltre alcune colonne dolomitiche conosciute come “Organ Pipes”. Pernottamento al Twyfelfontein Country Lodge.Pasti: prima colazione, pranzo in ristorante e cena al lodge.
Giorno 9
Twyfelfontein - gli Himba - il Parco Etosha
Sveglia presto questa mattina per la visita alla vicina cittadina di Khorixas, con l’immancabile sosta per poter ammirare la “foresta pietrificata” con le sue decine di tronchi fossili risalenti a più di 250 milioni di anni fa, resti di antiche epoche quando il clima era più umido. Successiva partenza per raggiungere la zona di Kamanjab. Arriviamo all’Otjikandero Himba Orphan Village e visita del villaggio. È un’interessante opportunità per conoscere le trazioni della popolazione Himba. Lontana da ogni interferenza occidentale e non “globalizzati”, la popolazione Himba vive,
Sveglia presto questa mattina per la visita alla vicina cittadina di Khorixas, con l’immancabile sosta per poter ammirare la “foresta pietrificata” con le sue decine di tronchi fossili risalenti a più di 250 milioni di anni fa, resti di antiche epoche quando il clima era più umido. Successiva partenza per raggiungere la zona di Kamanjab. Arriviamo all’Otjikandero Himba Orphan Village e visita del villaggio. È un’interessante opportunità per conoscere le trazioni della popolazione Himba. Lontana da ogni interferenza occidentale e non “globalizzati”, la popolazione Himba vive, ancora, in modo tradizionale. I villaggi, di tipico stile africano, sono costituiti da agglomerati di semplici capanne di rami e paglia; le donne, che nutrono un particolare culto della bellezza del corpo, ricordano per lineamenti ed usanze le popolazioni nilotiche. Il corpo nudo e ricoperto solo da un perizoma di pelle, è spalmato di argilla rossa impastata con grasso animale e ornato con semplici oggetti in ferro, osso, cuoio e conchiglie. Il viaggio prosegue verso nord fino al Parco Etosha e pernottamento al Taleni Etosha Village.Pasti: prima colazione, pranzo e cena inclusi.
Giorno 10
Parco Etosha
Il safari al Parco Etosha tra elefanti, gazzelle, leoni, zebre.Sveglia al mattino presto e partenza per un’intera giornata dedicata ai safari all’interno del Parco Etosha, utilizzando vetture 4x4 da safari condotte dai ranger della riserva, per poter meglio gustare l’avvistamento degli animali. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e
Il safari al Parco Etosha tra elefanti, gazzelle, leoni, zebre.Sveglia al mattino presto e partenza per un’intera giornata dedicata ai safari all’interno del Parco Etosha, utilizzando vetture 4x4 da safari condotte dai ranger della riserva, per poter meglio gustare l’avvistamento degli animali. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e rinoceronti. Il Parco ospita complessivamente circa 110 specie di mammiferi, 350 specie di volatili e 20 tipi di vegetazione differente. Spettacolare anche la vista del “pan”, un enorme distesa argillosa ma con la superficie ricoperta di sale, che si trova al centro del parco. Pernottamento al camp.Pasti: prima colazione, pranzo pic-nic o in uno dei rest camp del parco, cena al camp. Parco EtoshaCreato nel 1907, è stato uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora. Con un'area di 100.000 kmq, il Parco era all'epoca la più grande area protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l'attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano di sale che brilla alla luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa nudità biancastra offre, paradossalmente, una protezione agli animali più vulnerabili visto che l'assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome "Etosha significa "grande luogo bianco", con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell'area del Parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest'area fosse un tempo un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito il Kunene mutò il proprio corso e la zona si trasformò in un semi-deserto. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d'acqua, di branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d'acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali aspettano impassibili il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza.
Giorno 11
Parco Etosha - Okahandja - Riserva Privata nella regione centrale
Il santuario della fauna selvatica nella regione centrale. Partenza al mattino in direzione sud, lungo la strada che conduce alla capitale, attraverso la parte centro-settentrionale della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Si attraversa prima la cittadina di Otijvarongo per poi passare da Okahandja, centro principale della popolazione Herero le cui donne indossano curiosi abiti che ricordano
Il santuario della fauna selvatica nella regione centrale. Partenza al mattino in direzione sud, lungo la strada che conduce alla capitale, attraverso la parte centro-settentrionale della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Si attraversa prima la cittadina di Otijvarongo per poi passare da Okahandja, centro principale della popolazione Herero le cui donne indossano curiosi abiti che ricordano quelli europei del secolo scorso. Qui si farà una breve sosta al simpatico mercatino dell’artigianato dove si possono trovare belle sculture in legno prevalentemente di animali. Nel primo pomeriggio si raggiunge una Riserva Privata, a qualche decina di chilometri a est di Windhoek, in tempo utile per effettuare un’attività della riserva. Si osserveranno i leoni, i ghepardi, i leopardi, i licaoni e i babbuini protetti dalla riserva. Pernottamento al N/A’An Ku Se Lodge, all’interno della riserva.Pasti: prima colazione, pranzo lungo la strada e cena al lodge.
Giorno 12
Riserva Privata - Windhoek - partenza
Rientro a Windhoek.In base all’orario di partenza del volo, mattinata libera a disposizione per il relax o per organizzare un’ulteriore escursione nelle riserva (facoltativa e non inclusa, da pagare direttamente in loco), e nel caso di un safari all’alba sarebbe bene organizzare e concordare con la reception dalla sera prima. Partenza dal lodge direttamente verso l’aeroporto di Windhoek, in tempo per l’imbarco sul volo di linea di rientro in Italia, con scalo. Pernottamento a bordo.Pasti: prima colazione, pranzo e cena liberi o a bordo. Nota: il trasferimento dall’hotel
Rientro a Windhoek.In base all’orario di partenza del volo, mattinata libera a disposizione per il relax o per organizzare un’ulteriore escursione nelle riserva (facoltativa e non inclusa, da pagare direttamente in loco), e nel caso di un safari all’alba sarebbe bene organizzare e concordare con la reception dalla sera prima. Partenza dal lodge direttamente verso l’aeroporto di Windhoek, in tempo per l’imbarco sul volo di linea di rientro in Italia, con scalo. Pernottamento a bordo.Pasti: prima colazione, pranzo e cena liberi o a bordo. Nota: il trasferimento dall’hotel all’aeroporto è collettivo e determinato in base alla partenza dei voli di tutto il gruppo. In caso di altre necessità, è possibile organizzare un trasferimento privato, non incluso nella quota, da concordare all’atto della prenotazione del viaggio.
Giorno 13
Windhoek - Italia
Arrivo nell’aeroporto di scalo e proseguimento per l’Italia. Arrivo in mattinata.