Giorno 1
Partenza per la Lituania e incontro con l'esperto
Partenza dall’Italia per Vilnius con voli di linea. Arrivo all’aeroporto internazionale e incontro con l’esperto tour leader che vi accompagnerà durante il viaggio. Trasferimento in città e sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento in albergo.
Giorno 2
Vilnius, la città Barocca al confine tra i due mondi e il castello di Trakai
Dopo la prima colazione, visita della capitale lituana. La città di Vilnius si sviluppa sulle sponde del fiume Neris ma deve il suo nome al ben più piccolo fiume Vilnia che l’attraversa. Inizialmente era un piccolo insediamento di una tribù locale, fino a quando Gediminas nel 1323 decise di farne la capitale del suo granducato, collocandola in cima a una delle sette colline che la punteggiano (e che hanno originato gli accostamenti con Roma, anche in virtù del proliferare di chiese barocche). Vilnius ha un centro storico molto esteso, che visiteremo durante la mattinata. A
Dopo la prima colazione, visita della capitale lituana. La città di Vilnius si sviluppa sulle sponde del fiume Neris ma deve il suo nome al ben più piccolo fiume Vilnia che l’attraversa. Inizialmente era un piccolo insediamento di una tribù locale, fino a quando Gediminas nel 1323 decise di farne la capitale del suo granducato, collocandola in cima a una delle sette colline che la punteggiano (e che hanno originato gli accostamenti con Roma, anche in virtù del proliferare di chiese barocche). Vilnius ha un centro storico molto esteso, che visiteremo durante la mattinata. A cominciare dalla cattedrale di St. Stanislao, che al suo interno custodisce un gioiello barocco, la Cappella di San Casimiro, con gli affreschi dedicati alla vita del santo. Le tante e ricche chiese a Vilnius confermano la devozione dei lituani: fatto ancor più singolare se si considera che le popolazioni baltiche furono le ultime a essere cristianizzate in Europa. Successivamente, salendo a piedi dalla caratteristica via del Castello, saremo alla Porta dell’aurora – una cappella incastonata nella parte superiore di una antica porta e tuttora meta di pellegrinaggi – e ancora ammireremo la massiccia porta della Vecchia Università (1579) finemente decorata. Pochi passi e ci troveremo già nel cosiddetto cortile italiano, da cui si accede al terrazzo che si apre sul Palazzo presidenziale. In generale a Vilnius questi cortili interni sono piuttosto diffusi e rappresentano una delle peculiarità della capitale lituana. Dopo il pranzo libero, ci sposteremo in bus alla chiesa di San Pietro e Paolo che, piuttosto anonima se vista da fuori, varcata la soglia lascia stupefatti per la quantità di stucchi, tutti in colore bianco, e la magniloquenza barocca - una costante a Vilnius - dell’impianto (opera degli italiani Giovanni Maria Galli e Pietro Petri). Proseguiremo quindi per Trakai dove sosteremo ad ammirare il castello. La fortezza è stata in buona parte ricostruita ma risulta spettacolare per la sua collocazione, si trova infatti su un’isola collegata alla terraferma da uno stretto ponte in legno. Nonostante oggi sia un piccolo centro, Trakai è stata capitale della Lituania e proprio per i suoi trascorsi era diventata la residenza di una piccola comunità di caraiti: tatari, provenienti dalla Turchia, eletti a guardia personale del granduca di Lituania Vitautas alla fine del XIV secolo. Ancora oggi vivono a Trakai alcune famiglie caraite e la città ospita una kenessa: tempio del culto di questa fede che rappresenta una commistione di elementi musulmani ed ebraici. Al termine delle visite, partiremo verso Klaipeda dove l’arrivo è previsto in serata. Cena e pernottamento in albergo.
Giorno 3
Le meraviglie di Neringa,la collina delle streghe e la casa di Thomas Mann
Prima colazione in albergo e partenza per Nida e la penisola curlandese (Curlandia era il nome di tutta la regione baltica prima dell’indipendenza degli stati nazione), un’oasi naturalistica unica a queste latitudini. Raggiungeremo in traghetto questo lembo di sabbia ritagliato tra i pini e il mare che corre per quasi cento chilometri, con piccoli villaggi e soprattutto le affascinanti dune di sabbia. Anche chiamata Neringa, come la dea del mare che secondo la leggenda creò queste dune, il cordone sabbioso che anno dopo anno avanza di qualche centimetro nel Mar Baltico ha avuto
Prima colazione in albergo e partenza per Nida e la penisola curlandese (Curlandia era il nome di tutta la regione baltica prima dell’indipendenza degli stati nazione), un’oasi naturalistica unica a queste latitudini. Raggiungeremo in traghetto questo lembo di sabbia ritagliato tra i pini e il mare che corre per quasi cento chilometri, con piccoli villaggi e soprattutto le affascinanti dune di sabbia. Anche chiamata Neringa, come la dea del mare che secondo la leggenda creò queste dune, il cordone sabbioso che anno dopo anno avanza di qualche centimetro nel Mar Baltico ha avuto origine dopo il periodo delle glaciazioni, dall’azione combinata di vento e onde che hanno ancorato la sabbia a una cresta morenica parzialmente emersa. Potremo vedere le file ordinate delle case dei pescatori e andremo alla scoperta della cosiddetta Collina delle Streghe: il luogo dove sono conservate circa ottanta statue di legno dalle fattezze mostruose e sinistre. Avremo del tempo libero per immergerci con tutti i sensi in questo paradiso celebrato da artisti e intellettuali che in qui cercavano ispirazione passeggiando sulle dune. Visiteremo inoltre la casa–museo di Thomas Mann edificata con le caratteristiche dell’architettura locale: lo scrittore, premio Nobel per la letteratura, amò molto la vita bucolica di Nida che considerava l’unico luogo nel quale trovare la giusta concentrazione e la tranquillità necessarie per lavorare serenamente. Al termine della giornata un traghetto ci riporterà nella caotica città di Klaipeda dove potremo gustare la cena in un ristorante locale. Pernottamento in hotel e cena in un ristorante poco lontano.
Giorno 4
La suggestiva Collina delle Croci e il palazzo di Rundale
Partenza in mattinata in direzione Siauliai, nel nord della Lituania, dove faremo una sosta alla Collina delle Croci. Un luogo di grande rilevanza per tutti i lituani e il cui significato trascende la sua matrice confessionale: questa è anche la testimonianza delle radici fortemente pagane del cattolicesimo del Paese. L’impressionante profusione di croci che, va ricordato, non sono funebri bensì di ringraziamento, trova la sua origine in epoca zarista, e tuttora continua a essere meta privilegiata di pellegrinaggio per i lituani. In tarda mattinata arriveremo quindi al confine con la
Partenza in mattinata in direzione Siauliai, nel nord della Lituania, dove faremo una sosta alla Collina delle Croci. Un luogo di grande rilevanza per tutti i lituani e il cui significato trascende la sua matrice confessionale: questa è anche la testimonianza delle radici fortemente pagane del cattolicesimo del Paese. L’impressionante profusione di croci che, va ricordato, non sono funebri bensì di ringraziamento, trova la sua origine in epoca zarista, e tuttora continua a essere meta privilegiata di pellegrinaggio per i lituani. In tarda mattinata arriveremo quindi al confine con la Lettonia, che dopo gli accordi di Schengen non prevede controlli, e in breve raggiungeremo il Palazzo Rundale. Dopo il pranzo libero ci dedicheremo alla visita di questo magnifico palazzo, progettato e costruito in gran parte da Rastrelli – lo stesso architetto che ha segnato San Pietroburgo – per volere del duca Biron, il quale ha dovuto attendere gli ultimi anni di vita per vederlo completato. La storia è romanzesca, e si dipana lungo tutto il XVIII secolo. Siamo nel granducato di Curlandia, che prima di diventare un protettorato della Russia zarista, aveva vissuto oltre a guerre fratricide anche anni di relativa prosperità, tanto da acquisire un paio di colonie, tra cui quella caraibica di Tobago. All’inizio del 1700 l’influenza russa è così forte da determinare la nomina del duca, Von Biron appunto, che oltre a essere di origine tedesca – come tutta la nobiltà baltica dell’epoca – era il ‘favorito’ (amante) della zarina Anna Ivanovna. Biron si impegna nel far costruire questa residenza estiva, nelle intenzioni gemella di quella invernale, situata in un’altra parte della Lettonia, a Jelgava, e di particolare pregio per il suo barocco incline al rococò. Dopo anni di lavori, e con il palazzo ancora non completato, Biron vede disgregarsi il suo patrimonio e cade in disgrazia anche alla corte di Pietroburgo. Nel frattempo la zarina è morta e tra invidie e giochi di potere il futuro di Biron è deciso. Passerà in Siberia buona parte degli anni che gli rimangono, prima di essere ufficialmente graziato per l’intervento dell’imperatrice Caterina. Tornato nella sua Curlandia, Biron riesce a completare i lavori e vedere il palazzo ultimato. Negli anni dell’Unione Sovietica il Palazzo Rundale è stato adibito a scuola elementare, ma i maggiori danneggiamenti si sono registrati nei primi anni Novanta dopo l’indipendenza lettone, quando per mancanza di fondi è stato tagliato il riscaldamento invernale con conseguenze disastrose specie sugli intonachi. Oggi dopo una serie di restauri, il palazzo è tornato al suo antico splendore, e una passeggiata meritano anche i ricchi giardini che esprimono tutto l’amore dei lettoni per la cultura floreale. Il nostro viaggio in Lettonia proseguirà verso la capitale Riga, che raggiungeremo in serata. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 5
L'enigmatica Riga, la più grande capitale delle Repubbliche Baltiche
Riga è la più grande delle tre capitali baltiche, con i suoi circa 700.000 abitanti. E probabilmente la più appariscente: il sapore intimista delle viuzze medievali del centro storico si coniuga alla magniloquenza vagamente sinistra del quartiere Art Nouveau. Osservandola dal ponte di pietra, sulla Daugava, l’enorme fiume che la taglia in due, ci troveremo davanti a un tableau vivant: il profilo di tetti e guglie che sembrano ritagliati nel blu cobalto del cielo, le isole battute dal vento, sono uno spettacolo unico. Inizieremo la scoperta della città dal suo centro storico;
Riga è la più grande delle tre capitali baltiche, con i suoi circa 700.000 abitanti. E probabilmente la più appariscente: il sapore intimista delle viuzze medievali del centro storico si coniuga alla magniloquenza vagamente sinistra del quartiere Art Nouveau. Osservandola dal ponte di pietra, sulla Daugava, l’enorme fiume che la taglia in due, ci troveremo davanti a un tableau vivant: il profilo di tetti e guglie che sembrano ritagliati nel blu cobalto del cielo, le isole battute dal vento, sono uno spettacolo unico. Inizieremo la scoperta della città dal suo centro storico; visiteremo l’imponente Duomo, la Chiesa di San Pietro, il Monumento alla Libertà e la Porta degli Svedesi. Un po’ appartato ma imperdibile è il cortile del convento, dove si trova l’unica porzione rimasta delle antiche mura, e da cui si accede a un reticolo di vie in selciato dal sapore intimista, che mantengono il doppio nome in lettone e tedesco. Dopo il pranzo libero, ci sposteremo nel quartiere Art Nouveau, la gemma più preziosa di Riga, che noi italiani chiamiamo quartiere liberty: tuttavia saltano agli occhi le differenze stilistiche. Più severo e verticale, meno incline del nostro a frivole rotondità; gli architetti locali parlano appunto di Jugendstil, e in effetti l’influenza tedesca è inscritta in ogni elemento della cultura lettone; quello di Riga viene considerato l’esempio più significativo in Europa di architettura art nouveau: facciate con richiami esotici e mascheroni urlanti, ornamenti etnografici che si amalgamano con un senso gotico della memoria. In una parola, sehnsucht: l’angoscia bruciante di chi può morire di romanticismo. Aggiornato secondo gli slanci del primissimo novecento, che dalle ceneri della Secessione voleva immettersi con furore nel secolo breve. Saremo infine allo storico mercato centrale. In una città in cui il solco tra i più abbienti e i quasi poveri è ampio quanto il fiume che la attraversa, non basterebbe lo zelo di un Mosè ad aprire le acque della Daugava e raccogliere insieme i cittadini d’ogni censo. Riesce invece nell’impresa il Central Tirgus, mercato centrale appunto; l’unico posto dove troverete coagulati insieme contadini, professori, commercianti, impiegati e turisti. Costruito nella versione definitiva all’inizio degli anni Trenta, deve la sua fama e le attenzioni riservategli oggi dai viaggiatori più attenti, ai cinque enormi hangar chiamati Zeppelin e originariamente adibiti alla costruzione di dirigibili per uso bellico – risalgono infatti alla Prima Guerra Mondiale. Rientro in albergo a piedi per un po’ di relax. In serata una breve passeggiata di condurrà presso un ristorante locale dove potremo gustare una tipica cena lettone.
Giorno 6
Tallinn, tra Medioevo e XXI secolo
Partenza per l’aeroporto di prima mattina e volo per Tallinn, dove arriveremo in tempo utile per cominciare subito le visite della magnifica capitale estone. Più incline ad assecondare, nei gusti e nelle attitudini, la vicinissima Finlandia che ad indulgere in corrispondenze elettive con i cugini baltici, Tallinn è una città che comunque conserva una doppia anima. Completamente rivolta al presente, anzi al futuro, con le sue tante start up e innovazioni tecnologiche - alcuni l’hanno soprannominata la Silicon Valley del Nord Europa - ma del tutto integra nel conservare il passato.
Partenza per l’aeroporto di prima mattina e volo per Tallinn, dove arriveremo in tempo utile per cominciare subito le visite della magnifica capitale estone. Più incline ad assecondare, nei gusti e nelle attitudini, la vicinissima Finlandia che ad indulgere in corrispondenze elettive con i cugini baltici, Tallinn è una città che comunque conserva una doppia anima. Completamente rivolta al presente, anzi al futuro, con le sue tante start up e innovazioni tecnologiche - alcuni l’hanno soprannominata la Silicon Valley del Nord Europa - ma del tutto integra nel conservare il passato. Un accostamento tra slancio alla modernità e impronta medievale quasi da bacheca, che per alcuni risulta posticcio ma che probabilmente è strettamente legato alla natura estone. Non è solo una curiosità linguistica sapere che nella lingua estone – l’unica come già accennavamo, di origine ugro-finnica - non esiste il tempo futuro. Perché semplicemente il tempo presente è già futuro, e a sua volta incorpora la memoria del passato: nessun bisogno di separarlo. Non a caso ci troveremo a camminare nel centro storico che celebra l’antica città anseatica, mentre davanti a noi scorreranno i profili dei grattacieli più moderni, discutibilmente eretti proprie alle soglie della città vecchia. Dalle terrazze che si aprono su Toompea, la collina più alta della città vecchia, lasceremo distendere lo sguardo sulle torri e i portali incastonati dal mare. Tallinn è a pieno titolo una città di mare, con il suo porto in pieno centro e un bel lungomare che si distende verso la parte più periferica. La pietra calcarea è il suo elemento precipuo, con la maggior parte degli edifici storici costruiti con questa pietra, che si trova in abbondanza. Cominceremo le nostre visite proprio da Toompea, con la bellissima Cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij, quindi il Duomo, le Terrazze, e scenderemo poi verso la Piazza del Municipio, perennemente animata, e fin troppo accogliente con i suoi mille ristorantini. Ancora, ci incammineremo lungo la via Pikk con i suoi superbi portali e la casa dei mercanti. Nel pomeriggio visiteremo il Parco Kadriorg, residenza costruita per la regina Caterina e che al tempo era direttamente affacciato al mare, mentre ora gli alberi ne ostruiscono parzialmente la vista. La visita termina direttamente in hotel dove avremo tempo per un po’ di relax prima della cena presso il ristorante tipico medioevale Olde Hans. Rientro in albergo a piedi e pernottamento.
Giorno 7
Le icone dell'architettura finlandese a Helsinki
Dopo la prima colazione trasferimento al porto. Partenza con il battello delle 10.00 per Helsinki, dove arriviamo dopo uno scenografico ingresso nel porto della capitale finlandese, protetto dalle tante isolette. Subito ci immergiamo nei colori del mercato locale, completandolo con una degustazione delle specialità tipiche. Avremo poi modo di approfondire la conoscenza di Helsinki, capitale e città più grande della Finlandia. Tra i luoghi di maggior interesse visiteremo: la famosa Chiesa nella Roccia (Temppeliaukion kirkko in lingua locale) una chiesa luterana incassata
Dopo la prima colazione trasferimento al porto. Partenza con il battello delle 10.00 per Helsinki, dove arriviamo dopo uno scenografico ingresso nel porto della capitale finlandese, protetto dalle tante isolette. Subito ci immergiamo nei colori del mercato locale, completandolo con una degustazione delle specialità tipiche. Avremo poi modo di approfondire la conoscenza di Helsinki, capitale e città più grande della Finlandia. Tra i luoghi di maggior interesse visiteremo: la famosa Chiesa nella Roccia (Temppeliaukion kirkko in lingua locale) una chiesa luterana incassata nella roccia stessa; il monumento al compositore Sibelius, compositore e violinista simbolo musicale dell'identità nazionale finlandese; la piazza del Senato e il suo contorno neoclassico, che sono il nucleo più antico della città. E ancora la Cattedrale di S. Nicola, cuore religioso della città, un’imponente costruzione neoclassica completamente rifinita in marmo bianco; il Parlamento e infine via Mannerheim, la via più famosa di Helsinki, lungo la quale si trovano i più importanti edifici della capitale. La visita termina direttamente in hotel. Tempo a disposizione per un po’ di relax o per attività turistiche individuali. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 8
Partenza da Helsinki e rientro in Italia
Prima colazione in albergo e tempo a disposizione per una visita individuale della città o un po’ di shopping. Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto di Vantaa secondo l’operativo previsto. Qui il nostro esperto vi saluterà. Sperando che al rientro in Italia portiate con voi qualcosa di prezioso, come il ricordo di queste splendide terre.