Giorno 1
Partenza dall'Italia per il Libano
Partenza con volo di linea per Beirut, arrivo nella capitale del Libano nel pomeriggio. Accoglienza e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel.Pasti: liberi. NB: il volo potrebbe essere diretto da Milano con la compagnia di bandiera libanese Middle East oppure via scalo internazionale con Turkish Airlines o Lufthansa. Partenze da altre città soggette a richiesta in base a disponibilità e con tariffa da riconfermare.
Giorno 2
Beirut: la Fenice del Levante
Intera giornata dedicata alla visita di Beirut che, come una Fenice, è sempre rinata dalle numerose tragiche vicissitudini che, in periodi diversi, ne hanno funestato l’indubbio fascino. Il Museo Nazionale, che vanta una magnifica collezione di manufatti, statuette e sarcofagi provenienti dai vari siti archeologici del paese. Il Quartiere Centrale, un tempo noto come la Parigi del Medio Oriente, la zona più provata dalla guerra tra il ’75 e il ’90. In quest’area, completamente ricostruita, si trovano la Moschea di Mohammed al-Amin, la Place des Martyrs, la Moschea di Al-Omari, il
Intera giornata dedicata alla visita di Beirut che, come una Fenice, è sempre rinata dalle numerose tragiche vicissitudini che, in periodi diversi, ne hanno funestato l’indubbio fascino. Il Museo Nazionale, che vanta una magnifica collezione di manufatti, statuette e sarcofagi provenienti dai vari siti archeologici del paese. Il Quartiere Centrale, un tempo noto come la Parigi del Medio Oriente, la zona più provata dalla guerra tra il ’75 e il ’90. In quest’area, completamente ricostruita, si trovano la Moschea di Mohammed al-Amin, la Place des Martyrs, la Moschea di Al-Omari, il Parlamento, la Cattedrale di San Giorgio, le suggestive rovine delle terme e di un mercato di epoca romana. La Corniche, uno dei luoghi favoriti per le passeggiate, soprattutto nel fine settimana. Gli Scogli del Piccione, belle formazioni rocciose così chiamate perché al tempo dei romani da qui partivano i piccioni viaggiatori come emissari di notizie. Beirut offre volti diversi al viaggiatore: nei quartieri animati di Gemmayzeh e Achrafiye la città sembra allegra e spensierata, lungo la linea verde e accanto agli edifici crivellati dai proiettili appare come un luogo di tristi memorie. La cena è prevista ospiti da una famiglia locale, per meglio entrare in contatto con la complessa e affascinante società libanese, rinomata per la sua apertura e accoglienza. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero e cena in famiglia locale.
Giorno 3
Verso l'antica Byblos, tra grotte e panorami sul mare
Partenza lungo la strada costiera verso nord. Appena fuori Beirut breve sosta alla foce del Nahr al-Kalb, il “fiume del cane”, il Lycus dell’antichità. Nel passato questa gola dalle sponde ripide e scoscese era un ostacolo difficile da superare. Nel corso dei millenni le armate degli eserciti invasori, per ringraziare di aver superato indenni questo corso d’acqua, hanno lasciato delle iscrizioni commemorative scolpite nei fianchi della gola. Si prosegue per le Grotte di Jeita, una straordinaria serie di cavità con formazioni di stalattiti e stalagmiti tra le più impressionanti del
Partenza lungo la strada costiera verso nord. Appena fuori Beirut breve sosta alla foce del Nahr al-Kalb, il “fiume del cane”, il Lycus dell’antichità. Nel passato questa gola dalle sponde ripide e scoscese era un ostacolo difficile da superare. Nel corso dei millenni le armate degli eserciti invasori, per ringraziare di aver superato indenni questo corso d’acqua, hanno lasciato delle iscrizioni commemorative scolpite nei fianchi della gola. Si prosegue per le Grotte di Jeita, una straordinaria serie di cavità con formazioni di stalattiti e stalagmiti tra le più impressionanti del mondo (chiuse il lunedi). Si continua poi per il promontorio di Harissa, importante centro di pellegrinaggio, dalla cui sommità si gode di una straordinaria vista sulla baia di Jounieh. Sulla collina spicca la gigantesca statua della Vergine Maria Notre Dame du Liban, circondata da numerose chiese e cattedrali di diversa confessione. Nel pomeriggio si raggiunge Byblos. Con il suo antico e pittoresco porto peschereccio, il sito archeologico sul mare, il castello dei crociati e l’area restaurata del suq, Byblos, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, incanta i visitatori. La città, chiamata Gebal nella Bibbia e battezzata Giblet dai crociati, è conosciuta come una delle poche al mondo a essere stata abitata continuativamente dalla più lontana antichità. Culla del moderno alfabeto, il suo nome deriva da “bublos”, termine fenicio che significa “papiro”. Al tempo dei fenici la città era un punto nevralgico per il commercio e l’esportazione del papiro in Egitto. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi.
Giorno 4
Tripoli, la Valle di Qadisha e i cedri del Libano
Partenza verso nord, lungo la costa del Mediterraneo, verso Tripoli, la seconda città del Libano per dimensioni nonché il principale porto della parte settentrionale del paese. La vecchia Tripoli, che risale per lo più all’epoca dei Mamelucchi (XIV e XV secolo), è un labirinto di stretti vicoli, ben 9 suq pieni di colori, hammam, khan (caravanserragli), moschee e madrasa (scuole coraniche). Più di 40 monumenti sono stati dichiarati di interesse storico e artistico, anche se molti di essi sono in cattive condizioni e alcuni mostrano i danni provocati dalla guerra civile. Tripoli è una
Partenza verso nord, lungo la costa del Mediterraneo, verso Tripoli, la seconda città del Libano per dimensioni nonché il principale porto della parte settentrionale del paese. La vecchia Tripoli, che risale per lo più all’epoca dei Mamelucchi (XIV e XV secolo), è un labirinto di stretti vicoli, ben 9 suq pieni di colori, hammam, khan (caravanserragli), moschee e madrasa (scuole coraniche). Più di 40 monumenti sono stati dichiarati di interesse storico e artistico, anche se molti di essi sono in cattive condizioni e alcuni mostrano i danni provocati dalla guerra civile. Tripoli è una città animata e ricca di atmosfera. La visita della città include la moschea Al Mansouri, che prese il nome dal sultano mamelucco (Al Mansour Qalawun) che conquistò Tripoli nel 1289; la moschea Taynal costruita nel XIV secolo con le sue cupole verdi risalenti al 1336, costituisce un meraviglioso esempio di architettura islamica; la Cittadella di St. Gilles conosciuta come Qal'aat Trablus. Situata su una collina, questa cittadella offre una vista mozzafiato su tutta la città. E’ dislocata su quattro piani per una lunghezza di 130 metri e di 70 metri di larghezza. All’interno troviamo un vecchio hammam, alcune case di preghiera, un carcere, una stalla, sale riservate a comandanti e funzionari importanti, un cimitero e ampi spazi aperti per esercitazioni militari, per un totale di circa 100 stanze di diverse dimensioni e un totale di 10 porte situate lungo tutte le sue mura, alcune affacciate sul fiume sottostante che conducono ai souk della città odierna. Partenza verso sud est, per la Valle di Qadisha, uno dei luoghi più belli del Libano. Visita del suggestivo monastero Deir Mar Antonios Qozhaya, il più grande della valle, continuativamente utilizzato a partire dalla sua fondazione nell’XI secolo. Nei pressi dell’entrata del monastero c’è la grotta di Sant’Antonio, chiamata dagli abitanti del luogo “Grotta del Matto”, dove si possono vedere le catene che immobilizzavano i pazzi e i posseduti dal demonio, che venivano lasciati nell’eremo nella speranza che il santo li guarisse. Si raggiunge poi la vicina località sciistica I Cedri, che prende il nome dal piccolo ma famoso bosco di cedri situato a un’altitudine di oltre 2.000 metri, sulle pendici del Jebel Makmel. Il bosco è ciò che resta della vasta foresta che si estendeva un tempo su tutte le montagne del Libano. Alcuni di questi alberi, dalla lenta crescita, sono molto antichi e si ritiene che qualche esemplare possa aver superato 1500 anni di età. Rientro a Byblos nel tardo pomeriggio e pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi. Nota: nei mesi invernali in caso di neve potrebbe non essere possibile la visita al monastero di Deir Mar Antonios Qozhaya e/o la camminata nella foresta dei Cedri. In questo caso si approfondirà maggiormente la visita di Tripoli prima di rientrare a Byblos. La valle di QadishaIl termine “qadisha” deriva da una radice semitica che significa “sacro”, e in effetti i ripidi versanti rocciosi della valle ne hanno fatto, nel corso dei millenni, un rifugio per le minoranze religiose. Grazie alle sue bellezze naturali e all’unicità della sua storia, la Valle di Qadisha nel 1998 è stata inserita dall’UNESCO nei siti Patrimonio dell’Umanità.
Giorno 5
Le vestigia immortali di Baalbeck nella valle della Beqa
Partenza per la Valle della Bekaa, altopiano compreso tra le catene del Monte Libano e dell’Antilibano. Per millenni la Bekaa, che greci e romani chiamavano “Siria cava”, è stata il corridoio di collegamento tra l’entroterra siriano e le città costiere dei fenici. Bagnata dai fiumi Nahr al-Aasi (Oronte) e Nahr Litani, la Bekaa costituiva uno dei “granai” di Roma. Nella Valle della Bekaa si trova la mitica Baalbeck, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la “Città del Sole”, il più straordinario sito archeologico del Libano e la città romana più importante del Medio Oriente.
Partenza per la Valle della Bekaa, altopiano compreso tra le catene del Monte Libano e dell’Antilibano. Per millenni la Bekaa, che greci e romani chiamavano “Siria cava”, è stata il corridoio di collegamento tra l’entroterra siriano e le città costiere dei fenici. Bagnata dai fiumi Nahr al-Aasi (Oronte) e Nahr Litani, la Bekaa costituiva uno dei “granai” di Roma. Nella Valle della Bekaa si trova la mitica Baalbeck, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la “Città del Sole”, il più straordinario sito archeologico del Libano e la città romana più importante del Medio Oriente. Visita del museo e delle rovine principali: i propilei; il cortile esagonale; il grande cortile; il Tempio di Giove, dove sono rimaste in piedi 6 delle 54 colonne più grandi del mondo (alte 22,9 m e con una circonferenza di 2,2 m); il Tempio di Bacco, dalle insuperabili decorazioni, definito nell’antichità “il piccolo tempio”, anche se è più grande del Partenone di Atene; il Tempio di Venere, un piccolo edificio circolare coronato da una cupola. Nei pressi della cittadina di Zahlè, visita dell’azienda vinicola Ksara, la più antica e famosa del Libano. Uno degli aspetti più originali di questa azienda è rappresentato dalle cantine sotterranee, cunicoli risalenti all’epoca romana, dove viene conservato il vino. Partenza per la vicina località di Chtaura per il pernottamento. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale e cena liberi.
Giorno 6
Attraverso le montagne dello Shouf fino al Mediterraneo
Partenza per la cittadina di Aanjar, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per la visita dell’imponente ed esteso complesso di rovine omayyadi risalenti al periodo di dominazione del sesto califfo Walid I (tra il 705 e il 715 d.C.). Si tratta di una città fortificata cinta da mura e divisa in quattro quartieri di uguali dimensioni da due viali larghi 20 m. L’influenza delle culture precedenti era ancora forte e la pianta segue il tipico modello delle città ellenistiche e romane. Poi si parte verso sud-ovest per raggiungere i lussureggianti Monti Chouf all’estremità
Partenza per la cittadina di Aanjar, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per la visita dell’imponente ed esteso complesso di rovine omayyadi risalenti al periodo di dominazione del sesto califfo Walid I (tra il 705 e il 715 d.C.). Si tratta di una città fortificata cinta da mura e divisa in quattro quartieri di uguali dimensioni da due viali larghi 20 m. L’influenza delle culture precedenti era ancora forte e la pianta segue il tipico modello delle città ellenistiche e romane. Poi si parte verso sud-ovest per raggiungere i lussureggianti Monti Chouf all’estremità meridionale della catena del Monte Libano. La zona, roccaforte della comunità drusa, è famosa per i cedri e per le coltivazioni di ulivi, meli e viti. Sosta per la visita del palazzo di Beittedine e del museo del mosaico annesso e proseguimento per la visita del vicino villaggio di Deir Al Qamar, uno dei più graziosi e meglio conservati villaggi del Libano, esempio dell’architettura di provincia del XVII-XVIII secolo. Un tempo l’incantevole piazza centrale ospitava una chiesa, una sinagoga, una moschea e una sala di preghiera drusa. Oggi si possono visitare la moschea e il palazzo dell’emiro Fakhreddine (visite esterne), il palazzo di Younes Maan, il khan della seta, il serraglio di Youssef Chehab e la chiesa di Saidet At-Tallè. Si procede poi verso sud fino a Tiro. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi. Il palazzo di Beittedine sporge dalla vallata mentre ci si avvicina all’omonimo villaggio. Il magnifico palazzo, il più grande complesso di architettura libanese del XIX secolo, era la residenza dell’emiro Bashir, governatore designato dagli ottomani nonché leader della famiglia Shihab. Il nome Beiteddine significa “casa della fede”, infatti in origine questo luogo era un eremo dei drusi. Per la sua costruzione furono chiamati architetti dall’Italia e i più esperti artigiani di Damasco e Aleppo. Nel 1943 il primo presidente del Libano, Bishara al-Khouri, ne fece la sua residenza estiva e vi riportò i resti dell’emiro Bashir da Istanbul, dove era morto nel 1850.
Giorno 7
Le città di Tiro e Sidone e ritorno a Beirut
Visita della cittadina di Tiro che dista poco più di 80 km da Beirut. Il piccolo porto peschereccio, con le variopinte barche di legno e le antiche officine di riparazioni nautiche, è la zona più pittoresca di Tiro. Ma è per le sue rovine archeologiche che Tiro nel 1984 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il sito di Al-Mina, in uno scenario emozionante che digrada verso l’antico porto egizio, comprende le rovine romane e bizantine: l’agorà, la lunga strada colonnata, l’insolita arena rettangolare, le vaste terme romane… E poi il sito di Al-Bass, verso
Visita della cittadina di Tiro che dista poco più di 80 km da Beirut. Il piccolo porto peschereccio, con le variopinte barche di legno e le antiche officine di riparazioni nautiche, è la zona più pittoresca di Tiro. Ma è per le sue rovine archeologiche che Tiro nel 1984 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il sito di Al-Mina, in uno scenario emozionante che digrada verso l’antico porto egizio, comprende le rovine romane e bizantine: l’agorà, la lunga strada colonnata, l’insolita arena rettangolare, le vaste terme romane… E poi il sito di Al-Bass, verso l’entroterra, con il grande complesso funerario comprendente decine di sarcofagi riccamente decorati, l’imponente arco di trionfo, l’antico acquedotto e il più ampio e meglio conservato ippodromo romano del mondo (lungo 480 m poteva accogliere 20.000 spettatori). Si prosegue ora verso nord per la visita dell’antica Sidone, città fenicia grandiosa, ancora oggi emana il fascino tipico dei luoghi ricchi di storia. Le moschee, i khan e i suq coperti sono quasi tutti in attività e frequentati dalla gente del posto. Il Castello del Mare, costruito su un’isoletta dai crociati nel 1228 e collegato alla terraferma da un ponte di pietra fortificato. Il Khan al-Franjj, il più grande, incantevole e meglio conservato dei numerosi caravanserragli fatti costruire da Fakhreddine nel XVII secolo. Il Khan al-Saboun, che attualmente ospita il Museo del Sapone, un edificio in pietra del XIII secolo che nel corso del XIX secolo fu trasformato in una fabbrica di sapone per far fronte alle richieste degli hammam della città… Il vicino Tempio di Echmoun, l’unico resto fenicio del Libano ad aver conservato qualcosa di più delle semplici fondamenta. Nel tardo pomeriggio si riparte verso nord per fare rientro a Beirut. Cena di arrivederci in un ristorante locale in centro. Rientro in hotel e pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero e cena in ristorante locale.
Giorno 8
Volo di rientro in Italia
Trasferimento privato in nottata dall’hotel all’aeroporto in tempo utile per il volo di rientro in Italia. NB: in caso di voli Turkish il trasferimento sarà di prima mattina e ci sarà tempo per la colazione in hotel.