Giorno 1
Italia - Victoria Falls
Partenza da Milano con voli di linea per Victoria Falls con uno o due scali. Cena e pernottamento a bordo.
Giorno 2
Victoria Falls (Zimbabwe)
Le maestose Cascate VictoriaArrivo in tarda mattinata all’aeroporto di Victoria Falls e disbrigo delle pratiche doganali (ottenimento del visto per un singolo ingresso USD 30). Incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel. Pomeriggio dedicato alla visita libera delle cascate (ingresso non incluso USD 30 circa). Interessanti anche i mercatini dell’artigianato dove sono offerte belle sculture in legno e in pietra. Pernottamento in lodge.Pasti: prima colazione e pranzo liberi o a bordo, cena in hotel. Le cascate VittoriaLe Victoria Falls (Vic Falls) sono tra le
Le maestose Cascate VictoriaArrivo in tarda mattinata all’aeroporto di Victoria Falls e disbrigo delle pratiche doganali (ottenimento del visto per un singolo ingresso USD 30). Incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel. Pomeriggio dedicato alla visita libera delle cascate (ingresso non incluso USD 30 circa). Interessanti anche i mercatini dell’artigianato dove sono offerte belle sculture in legno e in pietra. Pernottamento in lodge.Pasti: prima colazione e pranzo liberi o a bordo, cena in hotel. Le cascate VittoriaLe Victoria Falls (Vic Falls) sono tra le cascate più spettacolari del mondo. Si trovano lungo il corso del fiume Zambesi, che in questo punto demarca il confine geografico e politico tra lo Zambia e lo Zimbabwe. Su più di 1700 mt. di larghezza il fiume si getta da oltre 100 m. nel vuoto (il doppio delle cascate del Niagara); nove milioni di litri d'acqua al secondo (nella stagione delle piogge) precipitano creando nubi di vapore acqueo che si innalzano nel cielo - fino a oltre 400 m. di altezza e visibili da 40 km. - condensandosi in minute goccioline che per effetto della rifrazione dei raggi del sole creano stupendi arcobaleni. La loro spettacolarità è dovuta alla geografia particolare del luogo nel quale si trovano: una gola profonda e stretta, che permette quindi di ammirare tutto il fronte della cascata dall'altra sponda, esattamente davanti al salto a circa 120 m di distanza. Il primo europeo a visitare le cascate fu David Livingstone il 17 novembre 1855, durante un viaggio che aveva lo scopo di esplorare il fiume Zambesi, e diede loro il nome dell'allora Regina d'Inghilterra, la Regina Vittoria. Gli indigeni chiamano le cascate Musi-o-Tuna (il fumo che tuona). Le cascate Vittoria sono patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. Sul limite del precipizio vi sono numerose isolette che dividono il flusso dell'acqua e formano quattro cascate. Dalla riva destra del fiume inizia una prima cateratta di 35 metri chiamata Leaping Water (acqua che salta), seguita dall' Isola Boaruka, larga circa 300 metri, e che divide la prima cateratta dalla cascata principale, che si estende per 460 metri. L'Isola di Livingstone divide la cascata principale da un altro ampio canale d'acqua di circa 530 metri, infine sulla riva sinistra si trova la Cateratta Orientale.
Giorno 3 - 4
Victoria Falls - Parco Chobe Nord (Botswana)
Verso il Botswana: il Parco Chobe tra safari in jeep e in barca Partenza in mattinata verso ovest per il confine con il Botswana e, dopo aver espletato le formalità di ingresso si cambia veicolo e si prosegue raggiungendo la parte nord del Parco Chobe che si sviluppa lungo le sponde del fiume omonimo. Arrivo al lodge previsto e sistemazione in camera. Il Parco è famoso per la quantità di elefanti che è la più alta dell’Africa. Le attività previste sono in totale tre, una al pomeriggio del giorno dell’arrivo e due il giorno successivo e prevedono safari nel parco a bordo di jeep
Verso il Botswana: il Parco Chobe tra safari in jeep e in barca Partenza in mattinata verso ovest per il confine con il Botswana e, dopo aver espletato le formalità di ingresso si cambia veicolo e si prosegue raggiungendo la parte nord del Parco Chobe che si sviluppa lungo le sponde del fiume omonimo. Arrivo al lodge previsto e sistemazione in camera. Il Parco è famoso per la quantità di elefanti che è la più alta dell’Africa. Le attività previste sono in totale tre, una al pomeriggio del giorno dell’arrivo e due il giorno successivo e prevedono safari nel parco a bordo di jeep aperte e una piacevole crociera sul Chobe River, in cui oltre ad ammirare gli animali all’abbeverata, si avrà l’opportunità di contemplare un bellissimo tramonto dal fiume. Queste attività saranno condotte dai ranger del lodge parlanti inglese. Pasti: colazioni, pranzi e cene al lodge. Parco di Chobe nordL'estremità nordorientale del Parco, è caratterizzata da vaste pianure e foreste di teck. Si affaccia sul fiume Chobe lungo le cui sponde si radunano grandi mandrie di erbivori come elefanti e bufali, numerose specie di antilopi tra le quali i bellissimi kudu e una ricca avifauna. Il fiume Chobe nasce dalle colline dell’Angola e quando entra in Botswana subisce numerosi cambi di nomi: all’inizio si chiama Kwando River, poi Linyanti, e quindi Chobe fino a immettersi nel grande Zambesi. Si tratta della zona più visitata del Parco, anche a causa della sua vicinanza alle cascate Vittoria. Il Parco del Chobe è rinomato per essere il luogo con la massima concentrazione di elefanti in Africa (nel parco vivono circa 120.000 individui). Questa popolazione sta crescendo in modo continuo dal 1990, epoca in cui nel Parco si contavano poche migliaia di esemplari. Nonostante la grande concentrazione di elefanti, l'amministrazione del Parco ha finora rifiutato di adottare le misure di riduzione artificiale della popolazione impiegate da altri Parchi, ma questo sta creando problemi in quanto la vegetazione utilizzata dagli elefanti per la loro alimentazione sta sensibilmente diminuendo a causa che gli insediamenti umani e delle strade che impediscono le migrazioni periodiche degli elefanti. Durante la stagione secca (Luglio-Ottobre) è possibile vedere branchi composti da centinaia di elefanti raggiungere le rive erbose del fiume per abbeverarsi. Nel tardo pomeriggio, uno dei momenti preferiti per l’abbeverata, è uno spettacolo eccezionale grazie anche agli indimenticabili tramonti africani. Nel Parco sono presenti grandi mandrie di zebre e di bufali e nel fiume ippopotami e coccodrilli. Dove ci sono i bufali, i leoni non sono mai lontani così come nella fitta vegetazione sono presenti i leopardi. Anche l’avifauna è molto ricca, sono state censite 440 specie di uccelli.
Giorno 5 - 6
Parco Chobe nord - Parco Chobe sud (area di Savuti)
Via terra attraversando il Parco Chobe fino alla remota area di Savuti, conosciuta per la grande presenza dei predatori della savana. Incontro con la guida e il mezzo privato che ci condurranno nella traversata fino a Maun. Partenza quindi verso sud per raggiungere la zona di Savuti situata nella parte meridionale del Parco Chobe. Arrivo nel tardo pomeriggio al campo pre-allestito. Le due giornate a Savuti prevedono due safari al giorno condotti dalla nostra guida a bordo del veicolo a disposizione. Le notti che si trascorrono in campo, risuonano dei mille rumori della savana e degli
Via terra attraversando il Parco Chobe fino alla remota area di Savuti, conosciuta per la grande presenza dei predatori della savana. Incontro con la guida e il mezzo privato che ci condurranno nella traversata fino a Maun. Partenza quindi verso sud per raggiungere la zona di Savuti situata nella parte meridionale del Parco Chobe. Arrivo nel tardo pomeriggio al campo pre-allestito. Le due giornate a Savuti prevedono due safari al giorno condotti dalla nostra guida a bordo del veicolo a disposizione. Le notti che si trascorrono in campo, risuonano dei mille rumori della savana e degli impressionanti ruggiti dei leoni. Savuti è una delle zone più selvagge di tutta l’Africa australe. Pasti: colazioni, pranzi e cene al campo. Parco Chobe, area di Savuti La zona di Savuti, nella parte meridionale del Parco Chobe, è geograficamente molto particolare: circa 2,5 milioni di anni fa un enorme lago occupava la depressione di Mababe e arrivava fino alla base di piccoli rilievi rocciosi isolati, nei cui anfratti si possono trovare antiche pitture rupestri boscimani, la popolazione di cacciatori-raccoglitori che aveva da sempre abitato questa zona prima di essere espulsa in seguito alla creazione del Parco. Oggi è un’estesa savana di erba gialla con piccoli boschetti di alberi di mopane scortecciati dagli elefanti, abitata da numerosissime mandrie di tutti gli animali selvatici africani: giraffe, zebre, impala, gazzelle, la rara antilope nera, bufali, gnu, ecc. e di conseguenza i predatori quali leoni, iene e sciacalli. A lato di questa grande pianura si trova il Savuti Channel che negli ultimi 100 anni ha avuto acqua in modo intermittente: attualmente è il periodo di secca che dura ormai dal 1982.
Giorno 7 - 9
Parco Chobe sud (area di Savuti) - Moremi (zona Xakanaxa)
Verso l’area di Moremi, confinante con il Delta dell’Okavango tra safari in 4x4 safari con barche a motore lungo i canali di questo sorprendente ecosistemaPartenza la mattina molto presto per una lunga giornata di trasferimento fino alla Riserva di Moremi. La traversata che ci occuperà quasi tutta la giornata è da considerarsi un vero e proprio safari fotografico perché fatta all’interno delle due aree naturalistiche di Kwai e di Moremi. Arrivo al campo in serata e pernottamento. Le due giornate successive sono dedicate ai safari con il nostro mezzo a disposizione all’interno della
Verso l’area di Moremi, confinante con il Delta dell’Okavango tra safari in 4x4 safari con barche a motore lungo i canali di questo sorprendente ecosistemaPartenza la mattina molto presto per una lunga giornata di trasferimento fino alla Riserva di Moremi. La traversata che ci occuperà quasi tutta la giornata è da considerarsi un vero e proprio safari fotografico perché fatta all’interno delle due aree naturalistiche di Kwai e di Moremi. Arrivo al campo in serata e pernottamento. Le due giornate successive sono dedicate ai safari con il nostro mezzo a disposizione all’interno della Riserva e ad una giornata dedicata al safari in barca nella laguna di Xakanaxa, all’interno del Delta dell’Okawango. La Riserva Moremi è un misto di lagune, aree asciutte di savana, di fitta boscaglia di alberi di mopane e di foresta di acacie (la parte “acquatica” occupa più del 70% del totale). Questa coesistenza di acqua e vegetazione consente la vita a numerosissimi animali, una delle concentrazioni più alte di tutta l’Africa. Le placide acque e la ricche foreste offrono un paradiso sicuro per innumerevoli specie di uccelli e animali selvaggi. Questo ecosistema è un intrico costante di acque che scorrono, sommergono le terre, stagnano e muoiono senza mai raggiungere il mare, per essere infine assorbite dalle saline del Botswana centrale. Notti al campo tendato preallestito. Pasti: colazioni, pranzi e cene al campo. Nota: il primo pranzo nella giornata di trasferimento, potrebbe essere a pic-nic. Riserva MoremiÈ considerata una delle più belle riserve faunistiche del continente africano e occupa la parte nordorientale del Delta dell’Okavango per un’estensione di circa 5.000 kmq. Il suo nome deriva da quello del capo tribù di nome Moremi dell’etnia Batawana. Fin dalla sua creazione nel 1963, fu dichiarata Riserva e non Parco Nazionale in quanto nel suo territorio fu consentito che le etnie Batawana, Basarwa e Boscimane potessero viverci. Ma pochi anni dopo il governo cambiò atteggiamento ed espulse tutti quelli che vivevano all’interno della Riserva, bruciando i loro villaggi. La Riserva è un misto di lagune, aree asciutte di savana, di fitta boscaglia di alberi di mopane e di foresta di acacie (la parte “acquatica” occupa più del 70% del totale). Questa coesistenza di acqua e vegetazione consente la vita a numerosissimi animali, una delle concentrazioni più alte di tutta l’Africa. Grandi lagune abitate da ippopotami e sulle isole branchi di zebre ed antilopi, elefanti, bufali e giraffe. Molto probabili gli incontri con predatori come leoni e, più raramente, ghepardi, leopardi e licaoni. Nella Riserva sono stati censiti circa 500 specie di uccelli. Delta dell'OkavangoIl Delta dell'Okavango è il secondo più grande delta interno del mondo e rappresenta uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. È formato dal fiume Okavango, che nasce in Angola e giunge alla foce dopo un percorso di oltre 1000 km. Complessivamente, il fiume porta ogni anno circa 11 chilometri cubi di acqua e incontra la distesa sabbiosa del deserto del Kalahari, si allarga e si disperde formando tre corsi principali ed un infinito numero di ramificazioni: rivi, pozze e lagune di acqua incredibilmente limpida e pura che coprono una superficie di circa 20.000 kmq, paragonabile a quelle della Lombardia (nella stagione delle acque alte, Giugno-Settembre). Lo scorrere lento, ma continuo dell’acqua, che viene filtrata dalla sabbia del fondo, la rende così limpida e pura da essere addirittura potabile. Milioni di anni fa, il fiume Okavango fu probabilmente tributario del Limpopo (il fiume che segna il confine tra Botswana e Sudafrica); movimenti tettonici causarono la deviazione del fiume, che finì per dirigersi verso il Kalahari. Fino a qualche migliaio di anni fa, le sue acque formavano ancora grandi laghi nella regioni di Magkadikgadi Pans e Nxai Pans; ulteriori fenomeni geologici, insieme al depositarsi dei detriti e alla scarsissima pendenza, portarono gradualmente alla situazione di ristagno che oggi caratterizza il Delta. Sulle isole del Delta abbondano palme del genere mokolani, acacie, mopani, alberi delle salsicce, ficus, marule e salici. Nei canali si trovano bambù e papiro e nelle acque aperte ninfee e loto. L'acqua e la vegetazione attirano grandi quantità di uccelli; l'aquila pescatrice tra i rapaci e diverse specie di anatre, storni, martin pescatore, aironi, pappagalli, upupe, cicogne e buceri. Nell'acqua nuotano ovviamente i coccodrilli del Nilo e grandi ippopotami. Le isole ospitano numerosi mammiferi tra i quali diverse specie di antilopi e gazzelle (per esempio il raro sitatunga, il lechwe -l'antilope dei canneti-, il topi, il kudu e l'impala). Sono presenti anche i grandi mammiferi come elefanti, bufali, rinoceronti (sia bianco che nero) e ippopotami. Altri erbivori includono zebre, gnu, giraffe e facoceri. I predatori sono altrettanto numerosi: leoni, ghepardi, iene, sciacalli, licaoni e leopardi. I primati sono rappresentati prevalentemente dai babbuini.
Giorno 10
Moremi - Maun
Di ritorno a Maun e possibilità di un sorprendente sorvolo del DeltaPartenza la mattina, su una bella pista per una buona parte all’interno della Riserva, verso Maun, dove solo gli ultimi chilometri saranno su asfalto. Arrivo a Maun nel primo pomeriggio e trasferimento al lodge posizionato lungo le rive del fiume Thamalakane, a pochi chilometri dal centro cittadino. Pomeriggio a disposizione con possibilità di effettuare il sorvolo del Delta (USD 150 circa/EURO 135 escluso tasse, da prenotare in anticipo e saldare contestualmente alla conferma del viaggio). Pernottamento al lodge.Pasti:
Di ritorno a Maun e possibilità di un sorprendente sorvolo del DeltaPartenza la mattina, su una bella pista per una buona parte all’interno della Riserva, verso Maun, dove solo gli ultimi chilometri saranno su asfalto. Arrivo a Maun nel primo pomeriggio e trasferimento al lodge posizionato lungo le rive del fiume Thamalakane, a pochi chilometri dal centro cittadino. Pomeriggio a disposizione con possibilità di effettuare il sorvolo del Delta (USD 150 circa/EURO 135 escluso tasse, da prenotare in anticipo e saldare contestualmente alla conferma del viaggio). Pernottamento al lodge.Pasti: colazione al campo, pranzo a pic nic in corso di trasferimento e cena libera. Nota: IN alternativa, il sorvolo del Delta lo si potrà effettuare la mattina prima della partenza.
Giorno 11
Maun - partenza
Qualche ora libera la mattina prima della partenza per l’aeroporto di Maun in coincidenza con volo per l’Italia con uno o due scali. Notte a bordo.
Giorno 12
Arrivo in Italia
Arrivo in Italia in mattinata.