Nepal Mustang – Tiji Festival
Sebbene nominalmente parte del Nepal, il Regno del Mustang, circondato dal Tibet su tre lati e governato da una famiglia reale tibetana, sopravvive come uno degli ultimi reami dell’antico Tibet. Chiuso agli stranieri fino al 1991 e successivamente accessibile solo a piedi, con un impegnativo trekking di svariati giorni, nell’ultimo ventennio il Mustang è praticamente rimasto isolato tra le cime dell’Himalaya. Recentemente è stata completata la nuova strada, percorribile in jeep, che consente di raggiungere Lo Manthang, la capitale del piccolo Regno. Quindi, compatibilmente con il numero massimo di visitatori consentito nell’arco dell’anno, è da oggi possibile visitare il Mustang senza dover affrontare estenuanti giorni di cammino in alta quota. La nuova strada carrozzabile segue la via carovaniera che per secoli ha consentito il commercio del sale tra India e Tibet. Attorniati dalle moli maestose del Dhalaugiri e dell’Annapurna, si procede in una fantastica scenografia himalayana: villaggi dalle caratteristiche abitazioni intonacate di terra cruda; piccoli monasteri buddhisti; terrazzamenti coltivati a orzo e grano duro; montagne che si colorano di mille sfumature; una sorridente popolazione locale che vive in una realtà fuori dal tempo. Questa partenza consente di partecipare alle straordinarie manifestazioni del Festival Tiji che viene celebrato una volta all’anno.
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L’Annapurna
L’Annapurna è in realtà una catena montuosa, anche se la sua cima più alta “Annapurna I” (8.091 m) è la decima vetta della Terra. Fu il primo 8.000 ad essere conquistato dall’uomo. Il suo nome, in sanscrito, significa “dea dell’abbondanza”. È considerato, insieme al K2, l’ottomila più pericoloso, poiché detiene il rapporto più alto tra numero di incidenti mortali e ascensioni tentate, superiore al 40%. Nel 1950, nonostante la scarsa esperienza di spedizioni alpinistiche extra-europee fino ad allora effettuate, i francesi organizzarono quella che sarebbe diventata la prima spedizione a raggiungere la vetta di un 8.000. Ne facevano parte Maurice Herzog, in qualità di alpinista e capo-spedizione e altri alpinisti francesi, all’epoca molto quotati. Non fu mai usato ossigeno, contrariamente a quanto avvenne in seguito nelle salite degli altri ottomila. La vetta fu raggiunta da Herzog e Lachenal. Il successo ottenuto fu pagato duramente. La scarsa esperienza, l’equipaggiamento inadeguato e il peggioramento delle condizioni atmosferiche furono tra le cause per cui i due alpinisti riportarono accecamenti e congelamenti estesi di mani e piedi; Lachenal subì l’amputazione di entrambi i piedi.
Prezzi
Spese accessorie da aggiungere:
– tasse aeree, spese pratica, circa € 410
– permessi per il Mustang (da pagare in loco) USD 500
– visto consolare Nepal (da pagare in loco) USD 30
– assicurazione di viaggio e annullamento (vedi programma dettagliato)