Balcani Occidentali
Un viaggio dedicato a tre piccoli e sconosciuti Paesi, a torto considerati periferia della penisola balcanica. In realtà Montenegro, Kosovo e Macedonia offrono non solo panorami mozzafiato, coste stupende, castelli medievali, splendide montagne e città con centri storici perfettamente conservati, ma rappresentano il vero e proprio cuore spirituale dei Balcani. Partendo da Podgorica e dall’ex capitale del Montenegro, Cetinje, e passando per l’incantevole Kotor con la sua indimenticabile baia, raggiungeremo le veneziane Perast e Budva con le loro case tradizionali che si specchiano nelle acque dell’Adriatico. Attraversando l’Albania del nord e le fitte foreste dei Monti Šar entreremo quindi in Kosovo per visitare il monastero di Gracanica (UNESCO), culmine dell’arte medievale serba, e dopo avere ammirato l’antica città romana di Ulpiana, ci fermeremo nella frizzante Pristina. Imperdibili il complesso architettonico del Patriarcato di Peć (UNESCO) e, in Macedonia, le chiese circondanti il pittoresco lago di Ohrid (UNESCO). Senza tralasciare il vecchio bazar di Gjakova, i siti archeologici di Stobi e Heraclea Lyncestis, la visita in barca delle sorgenti del fiume Drim e la discesa nel Matka Canyon per entrare nella grotta Vrelo. Da ultima Skopje, giovanissima capitale che affascina per il suo connubio di architettura ottomana, bizantina, e occidentale. Accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti.
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Partenze individuali possibili tutti i giorni
Balcani
L’intero territorio della Penisola Balcanica, che oggi comprende la Bulgaria, la Grecia, parte della Turchia (Tracia orientale), le repubbliche ex iugoslave di Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro e Macedonia, la Bosnia-Erzegovina, l’Albania; a questi Stati si aggiunge di solito la Romania, che ha condiviso profondamente la storia balcanica. Il significato originario del termine B. era esclusivamente geografico e indicava la catena montuosa che divide in senso longitudinale la Bulgaria (dal turco balkan, «montagna»). Cominciò a essere usato (insieme all’espressione Penisola Balcanica) per designare la parte europea dell’impero ottomano nel 19° sec., mentre comparivano sulla scena internazionale nuovi protagonisti, come la Grecia, la Serbia, il Montenegro, la Bulgaria e la Romania, nelle aree abbandonate via via dai turchi sotto la pressione dei movimenti indipendentisti e delle potenze europee che li appoggiavano. L’anno 1878 fu decisivo per l’assetto degli equilibri geopolitici dell’area. Il 3 marzo la Russia, vittoriosa sulla Turchia, firmò il trattato di pace detto di Santo Stefano, dal nome del villaggio turco dove fu stipulato, che impose agli sconfitti la cessione di gran parte dei loro possedimenti europei. Vennero così sancite l’indipendenza del Montenegro, della Serbia, della Romania e l’autonomia della Bulgaria posta sotto l’influenza della Russia.
Prezzi
Spese accessorie da aggiungere:
– tasse aeree, spese pratica, circa € 280
– assicurazione di viaggio e annullamento (vedi programma dettagliato)