Balcani Meridionali
E’ ancora vivo il ricordo delle guerre dei drammatici anni ’90, quando il complesso mosaico etnico di questa regione andò in frantumi e degenerò in episodi di pulizia etnica e atti d’inenarrabile ferocia. Ora che questo periodo si fa sempre più lontano nel tempo, però, le differenze che allora diedero inizio ad aspri conflitti si stanno rivelando espressioni di una straordinaria multiculturalità. Le cose sono decisamente cambiate e molti viaggiatori scelgono di visitare i Balcani meridionali per scoprirne i gioielli segreti: panorami mozzafiato, coste stupende, suggestivi castelli medievali, centri storici di antiche città, chiese cattoliche, monasteri ortodossi, moschee ottomane, città piene di vita e un’accoglienza calorosa. Le idilliache località dalla spiccata tradizione storica che nel resto dell’Europa sono ormai troppo affollate e commerciali, qui diventano un sogno che si avvera. Il nostro originale itinerario si sviluppa tra Albania, Montenegro, Kosovo e Macedonia, toccandone i siti di principale interesse e le capitali: Tirana, Podgorica, Pristina e Skopje. Nonostante tutte le loro ricchezze, spesso questi paesi sono conosciuti per ragioni che non aiutano a comprenderne la bellezza!
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Balcani
L’intero territorio della Penisola Balcanica, che oggi comprende la Bulgaria, la Grecia, parte della Turchia (Tracia orientale), le repubbliche ex iugoslave di Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro e Macedonia, la Bosnia-Erzegovina, l’Albania; a questi Stati si aggiunge di solito la Romania, che ha condiviso profondamente la storia balcanica. Il significato originario del termine B. era esclusivamente geografico e indicava la catena montuosa che divide in senso longitudinale la Bulgaria (dal turco balkan, «montagna»). Cominciò a essere usato (insieme all’espressione Penisola Balcanica) per designare la parte europea dell’impero ottomano nel 19° sec., mentre comparivano sulla scena internazionale nuovi protagonisti, come la Grecia, la Serbia, il Montenegro, la Bulgaria e la Romania, nelle aree abbandonate via via dai turchi sotto la pressione dei movimenti indipendentisti e delle potenze europee che li appoggiavano. L’anno 1878 fu decisivo per l’assetto degli equilibri geopolitici dell’area. Il 3 marzo la Russia, vittoriosa sulla Turchia, firmò il trattato di pace detto di Santo Stefano, dal nome del villaggio turco dove fu stipulato, che impose agli sconfitti la cessione di gran parte dei loro possedimenti europei. Vennero così sancite l’indipendenza del Montenegro, della Serbia, della Romania e l’autonomia della Bulgaria posta sotto l’influenza della Russia.
Prezzi
Spese accessorie da aggiungere:
– tasse aeree, spese pratica, circa € 180
– assicurazione di viaggio e annullamento (vedi programma dettagliato)